Creare una “Luce Divina” con Profoto | Profoto (IT)

Creare una “Luce Divina” con Profoto

06 aprile, 2021

Scritto da: Elisa Zini

Luce e creatività. Due semplici parole, ma dalle innumerevoli declinazioni che spesso vanno di pari passo quando si parla dell’arte di plasmare la luce, il Light Shaping, al fine di creare qualcosa di unico o talvolta addirittura iconico. Questa volta vi mostriamo come il fotografo Toni Meneguzzo ha interpretato in modo originale e personale la luce di Profoto in un progetto molto particolare, rendendo un Ombrello Profoto co-protagonista delle sue immagini.

Toni Meneguzzo è un fotografo di fama internazionale e ricercatore antropologo che ha iniziato il suo acclamato percorso professionale caratterizzato da ricerca, innovazione e studio già quarant’anni fa. In questi anni Toni ha tracciato un percorso artistico e lavorativo ben riconoscibile, addirittura iconico. Probabilmente vi sarà capitato di vedere le sue famose Polaroid grande formato per la moda (20x25), divenute il suo elemento distintivo e in seguito utilizzate da molti altri fotografi.
Grazie alla lunga esperienza e al grande successo nella moda, Toni è riuscito ad estendere la sua sensibilità estetica a diversi settori compresa la fotografia di architettura e design, sempre con un punto di vista sorprendentemente insolito producendo immagini con una precisa visione di architettura, design e geometria.
Il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo in mostre personali e collettive, pubblicato inoltre sulle riviste internazionali più importati  (pubblicazioni del gruppo Condé Nast, New York Times, Harpers’ Bazaar, Elle, ecc.) e su diversi libri di fotografia, moda, lifestyle, design. I video d’arte in stop motion di Toni sono stati proiettati tra gli altri alla Triennale di Milano, al Museo delle Arti Decorative del Louvre a Parigi e al Whitney Museum di New York.


Due polaroid grande formato realizzate da Toni Meneguzzo

In tutti questi anni Toni ha dedicato parecchio tempo anche ai suoi progetti personali, essendo oltre che fotografo anche ricercatore antropologo, ha voluto unire questi due importanti aspetti creando progetti dalla forte commistura di entrambe le parti come quelli sui banditi rurali argentini, le mucche sacre indiane dipinte, i Sadhu, i transgender indiani o progetti di grande impatto espressivo come gli interventi cromatici nei paesaggi, gli alberi dell’isoletta greca Chrissi, i celebri nudi femminili e i mandala.

Toni è da diversi anni utilizzatore Profoto; un artista a tutto tondo come lui sentiva fortemente la necessità di avere nelle proprie mani il potere di modellare la luce a suo piacimento e ha trovato così, in Profoto, nei suoi flash e light shaping tools, la soluzione.
Lavorando molto on location, Toni ha optato per una coppia di B1X con la comodità della batteria, senza cavi o fili da poter portare ovunque durante i suoi viaggi in ogni parte del mondo, ma che all’occorrenza può utilizzare anche in studio. Toni non si è però accontentato di utilizzare in modo creativo “solo la luce”, è riuscito infatti a trovare un modo originale per inserire un Ombrello Depp Silver XL in un suo progetto, rendendolo co-protagonista dei soggetti nei suoi scatti.

 

 

Il progetto in questione si intitola “Sadhus”[1] ed è stato realizzato in due località: dapprima a Sangam in India, durante il Magh Mela[2], dove si radunano in preghiera migliaia di Sadhus e fedeli induisti. Successivamente Toni si è spostato in Nepal, più precisamente a Pashupatinath e Devghat, dove si svolge lo stesso tipo di festival religioso.
Il progetto ha l’intento finale di evidenziare le diverse sette religiose attraverso il Tilake, segno dai colori vivaci dipinto sulla fronte; comprende 120 immagini e ogni ritratto è catalogato con nome e setta religiosa di appartenenza.
Toni ha quindi scattato all’aperto ricreando una sorta di studio fotografico dinamico che ha allestito con luci flash e un ombrello Profoto XL. L’ombrello, come dicevamo prima, è presente in tutte le immagini e rappresenta l’elemento caratterizzante e unificante di questo lavoro. In modo inedito infatti, i soggetti sono stati fotografati al suo interno colpiti da una luce molto forte che ha creato così un riverbero luminoso, una sorta di “aura divina” che sembra circondarli. L’ombrello rappresenta così una sorta di “divinizzazione” dei Sadhus, che così facendo, si staccano notevolmente rispetto agli altri soggetti che fanno solo da sfondo all’immagine e sembrano quasi sparire.

[1] Col vocabolo sanscrito sādhus (sādhus: «un uomo buono o onesto, un santo, saggio”) viene categorizzata una tipologia di asceti induisti che dedicano la propria vita all'abbandono, alla rinuncia della società e a vivere una vita volta alla santità.
[2] Ricorrenza durante la quale gli induisti si immergono nelle acque del Gange.

 

 

 

In questo caso il light shaping tool non solo ha creato la luce per l’immagine, ma è stato esso stesso protagonista degli scatti, per una volta non si è tentato di nascondere uno strumento, ma questo è diventato parte integrante della creatività.

Ci sono diversi modi dunque di utilizzare la creatività per modellare la luce e gli oltre 120 Light Shaping Tools di Profoto vi danno la possibilità di avere a disposizione strumenti per creare luci più dure o più morbide, luci più dirette o diffuse, luce dalla caduta graduale o netta. Inoltre questi strumenti possono essere combinati tra di loro per creare effetti nuovi o andare a marcare ancora di più alcune caratteristiche.
Il modo migliore per trovare la propria strada è dunque sperimentare, prendere spunti da altri fotografi e artisti, ma cercare di andare oltre e di inserire un tocco personale nel proprio lavoro per renderlo così unico e riconoscibile.

 

 

 

 

Pubblicazioni di Toni Meneguzzo

La sua ricerca fotografica è stata soggetto di portfolio personali pubblicati da riviste come Manipulator I, Photo F, Camera International F, Photographies F, Rolling Stone F, City Magazine International F, Commercial Photo D, Black&White A.
Ha pubblicato libri dei suoi lavori di moda e dei nudi femminili: Seduzione (1991), Aure (1993) e Frammenti (1993) della casa editrice Treville Book; Nude of J (1993) dell’editore Asahi Shuppan-Sha.
Il progetto sul sincretismo argentino Gauchillos è pubblicato in un volume monografico da Damiani (2017).
Il progetto induista Divine Bovine  è pubblicato in un volume monografico  da Silvana Editoriale (2015) e nella collana 1/16 di Corraini editore (2010).

 

Mostre

Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre in tutto il mondo:

1975 - The Photographer's Gallery, Londra: mostra personale Exploring the familiar
1984 - Closerie des Lilas Gallery, Parigi: mostra personale
1988 - Musée de la Mode, Parigi: mostra collettiva Creatures de la Mode
1990 - Galerie Maeght, Parigi: mostra collettiva Mois de la Photo
1991 - Exposure Parco Gallery, Tokyo: mostra personale  Seduzione
1991 - The Room Gallery, Tokyo: mostra personale, Nude of J.
1991 - Museo Alinari, Firenze: mostra collettiva Manipulator
1992 - Pacific Design Center, West Hollywood, USA: mostra collettiva Angel Art
1992 - The Courtyard Gallery, New York: mostra collettiva The colour of fashion
1993 - Exposure Parco Gallery , Tokyo: mostra personale No More 8x10 dove è stato anche proiettato il suo corto Atatakaihikari-ga Tarinai.
1993 - Studio Casile Gallery, Milano: mostra personale Visioni e Suoni
1993 - 3rd  Nice Biennial for Photography, Nizza:  mostra collettiva Momenti Italiani
1994 - G. Ray Hawkings Gallery, Santa Monica, USA: mostra collettiva Focus on AIDS
1994 - Galleria del Credito Valtellinese, Milano: mostra collettiva C’è ancora spazio per l’ottimismo
1995 - Studio Casile Gallery, Milano: mostra collettiva Il ritratto della cornice
1997 -  Art Gallery, Monaco di Baviera: mostra collettiva Act for AIDS
1997 – 6^ Biennale della Fotografia di Torino: mostra collettiva Trame inquiete
2004 – 4^ Festival della fotografia di Moda, Cannes
2005 - Rotonda della Besana, Milano: Pitti Image Discovery mostra collettiva Sguardo Italiano  
2008 - Galleria Torbandena, Trieste: mostra personale Il progetto delle Vacche Sacre
2008 - Untitled 2144 Contemporary Photography Gallery, Miami, USA: Two Cows
2009 -  Galleria Torbandena, Trieste: mostra collettiva I nostri cari amici
2009 - Spazio 81 Gallery, Milano: mostra personale Divine Bovine
2009/2010 - Bon Marché, Parigi: installazioni Mandala, Ultraman (compresa la proiezione del video Ultraman), Venice
2010 – Museo della Triennale di Milano: quattro video d’arte art proiettati nella mostra 100 anni di  Zegna
2010 - Crooma Gallery, Monaco di Baviera: mostra personale Divine Bovine
2011 - Strato Gallery, Milan, Italy: mostra personale Divine Bovine
2011 - Disegno Gallery, Mantova: mostra personale Divine Bovine
2011 - Galleria Torbandena, Trieste: mostra collettiva Torbandena Projects
2013 - Museo della Triennale di Milano: video d’arte Dai confini del solito su Piero Fornasetti
2014 - Encontros de imagem International Photography Festival, Braga, Portogallo: mostra personale Divine Bovine
2014 - Whitney Museum of American Art, New York: video d’arte Senses
2015 - Museo delle Arti Decorative del Louvre, Parigi: video d’arte Dai confini del solito su Piero Fornasetti
2015 – Photolux Biennale Internazionale della Fotografia, Lucca: mostra personale Divine Bovine
2017 - Dongdaemun Design Plaza Seoul: video d’arte Dai confini del solito su Piero Fornasetti
2018 - Galerie Agathe Gaillard, Parigi: mostra collettiva Femme
2019 - Howtan Space, Roma: mostra personale Divine Bovine

 

maggiori informazioni, gallerie fotografiche e video:

tonimeneguzzo.com

Scritto da: Elisa Zini