Sotto i riflettori è una serie di articoli che presenta appassionati fotografi in rapida ascesa, a un passo dal lasciare il segno. In questa seconda parte a lei dedicata, la fotografa e artista visiva Flóra Borsi parla del suo acclamato progetto Animeyed in cui mostra il suo ultimo lavoro e spiega perché è il suo preferito.
Se non hai ancora sentito parlare dell’eccezionale progetto di Flóra Borsi, Animeyed, è il momento di dare un’occhiata al lavoro di questa talentuosa fotografa. Il principio dietro la sua serie di foto è semplice ma ingegnoso.
Utilizzando se stessa come modella e la sua ottima conoscenza di Photoshop, Flóra crea dei ritratti posando con animali e facendo combaciare le pose e le espressioni con la personalità dei suoi partner faunistici. Le sue immagini sono talmente affascinanti da aver quasi creato un genere a sé, tanto da vantare persino delle imitazioni.
Siamo tutti parte del genere animale
Attraverso il progetto Animeyed, Flóra intende esplorare l’identità umana e il rapporto tra animali e persone.
“Amo gli animali e la bellezza che ci offrono. La maggior parte della gente apprezza bei volti o corpi, ma le specie diverse da quelle umane vengono spesso dimenticate”.
“Il mio intento era quello di dimostrare che siamo tutti molto simili a loro e, nel contempo, mostrare quanto siano speciali. Volevo attirare l’attenzione sul loro eccezionale aspetto e sull’importanza della loro esistenza. Anche loro, proprio come noi, hanno il diritto di vivere liberamente su questo pianeta”.
“Ho capito quanto sia perfetta la natura. Cerco di creare immagini che non sembrino ritoccate, anche se dietro c’è un enorme lavoro di post-produzione”.
Setup con un’unica luce
Dato che scatta sempre autoritratti, Flóra preferisce un setup semplice con un unico Profoto B1, generalmente dotato di un Softbox RFi 3’ Octa. Utilizza una Canon 7D e una lente Sigma 18-35 1.8.
“Adoro la luce dall’aspetto naturale che riesco a creare con il B1. Un’unica fonte luminosa è sufficiente per i miei scatti”.
Flóra si affida alla sua attrezzatura coerente e sicura, poiché si occupa da sola dell’intera modellazione e desidera evitare il più possibile il rischio di rifare gli scatti.
“Sono una donna del tipo “Voglio tutto e subito”. Se esiste un modo per fare qualcosa in modo più semplice perché non sfruttarlo? Con la coerenza e l’affidabilità del B1 posso ottenere uno scatto in modo molto più rapido. E con il TTL non devo neanche armeggiare con un esposimetro”.
Una nuova mania
In passato Flóra ha lavorato solo con immagini già pronte, unendo gli autoritratti a ritratti di animali durante la post-produzione. Stavolta si è concessa il lusso di scattare foto ad animali dal vivo, anche se non propriamente selvatici. Stiamo parlando del suo cane Dezso.
“Era un po’ più semplice lavorare sulle mie immagini! Non dovevo creare ombre e luci da far combaciare ai miei autoritratti. La post-produzione si riduceva da 10 a 3 ore di modifiche. Lo scatto effettivo richiedeva solo un’ora.
“Prima di questo shooting non avrei potuto creare le immagini precedenti senza avere quelle già pronte perché ovviamente a casa non ho un pitone o un pesce palla. In casi del genere, lavorare con foto non scattate da me era l’unica soluzione”.
Ma un risultato più rapido non è stato l’unico motivo per lavorare con il suo cucciolo: “Desideravo lavorare con Denzso nella serie proprio perché parlo di amore e sentimenti. In questo caso, il mio rapporto con gli animali diventa più concreto. Questo lavoro incarna una storia reale e personale, oltre a dei ricordi. Proprio per questo il progetto Animeyed è il mio preferito”.
Quando le ho chiesto fino a quando prevede di continuare con questo progetto mi ha risposto:
“Non lo so. Forse quando avrò così tante rughe da non riuscire più a ritoccarle. Questo progetto è l’unico che non ho completato. Per il momento”.
La prossima tappa per Flóra è un progetto con volti dipinti. Come la maggior parte delle altre serie di sue foto, gli argomenti principali saranno l’identità e il trucco.