Come creare quelle immagini che spesso vediamo in ambito pubblicitario, talmente perfette da sembrare quasi finte? Come fermare gli schizzi e sottolineare la definizione del cibo? In questo articolo vi sveliamo qualche trucco di set up grazie al fotografo triestino Roberto Pastrovicchio che, attraverso alcune sue bellissime foto, racconta come le ha realizzate utilizzando i flash Profoto.
Nella città del vento, Trieste, è nato e lavora il fotografo Roberto Pastrovicchio, classe 1975, specializzato in fotografia pubblicitaria in particolare still life. Lo stile di Roberto si potrebbe riassumere in una parola: essenziale. Roberto ama ricercare il minimalismo, preferisce togliere anziché aggiungere e si definisce sempre alla ricerca di una sorta di "silenzio estetico". Immagini pulite, definite, sfondi neutri, colori vibranti, sono gli elementi che rappresentano la sua firma.
Come per molti altri, anche il percorso di Roberto non inizia nella fotografia. E' infatti durante i suoi studi universitari in Geologia che scopre quanto sia importante l'arte, il disegno, la pittura e scopre che la fotografia in qualche modo gli appartiene.
Roberto comincia a lavorare come fotografo di scena per diversi teatri della sua regione, ma successivamente spinto dalla sperimentazione e dalla creatività, ricerca nuove strade che lo portano a specializzarsi nella fotografia pubblicitaria, di still life e di paesaggio.
Comincia a lavorare per clienti importanti come Illycaffé, Conad, Fincantieri, Italesse, Principe Food, Coop, Stock spa, rendendosi conto man mano che i flash che utilizzava rallentavano la sua creatività e la luce non era di una qualità abbastanza alta e soddisfacente. Roberto infatti cominciava ad avere l'esigenza di creare immagini in high speed per la sua clientela beverage e food, perciò la scelta dei flash Profoto è stata un passaggio naturale: "I flash Profoto D2 e B1X sono stati subito la scelta migliore per velocità di lampo e versatilità. La qualità di parabole e accessori poi mi permette realmente di creare con più facilità l’immagine che ho in mente. Inoltre per me è stato fondamentale conoscere il personale Profoto, preparato e veloce nel soddisfare le mie richieste e le esigenze nel seguire il mio lavoro."
Italesse Senses
L’immagine del progetto Italesse è stata una sfida dal punto di vista di styling e di illuminazione. Fotografare gli oggetti in vetro è già di per sè complesso, aggiungendo poi la composizione della frutta il lavoro si è rivelato molto difficile da realizzare, ma estremamente appagante.
L’immagine finale è un compositing di due scatti realizzati con set luci diversi. Non si sarebbe potuto ottenere in uno scatto unico la silhouette luminosa del calice e la corretta illuminazione della frutta.
Nel primo set è stata quindi creata l’illuminazione sul bordo del calice, realizzando un contorno luminoso mascherando un softbox Rfi 2x3” con un cartone nero, poi sono state aggiunte due strip Rfi 1x4” dall’alto per schiarire l’ovale del calice. Mantenendo in posizione il tutto è stato poi realizzato lo styling della frutta.
Il secondo set luci invece ha visto l’aggiunta di una torcia con riflettore Magnum e griglia a nido d’ape per concentrare la luce sulla frutta. E' stato usato un Profoto D2 con Sony A7RIII e Macro Canon EF 100mm 2.8 IS: "Aggiungete poi un po’ di postproduzione, qualche litro di caffè e il gioco è fatto!"
Retrogusti – Progetto su Behance
https://www.behance.net/gallery/52419583/Retrogusti-Aftertaste-_-A-food-photography-project
Di questo progetto Roberto racconta: "Il progetto Retrogusti è stato uno dei primi lavori che ho realizzato con i Profoto B1X. L’idea era di ricreare in immagine la sensazione sensoriale che può dare la degustazione di un vino, un olio o un cibo. Di qui la scelta di tradurre l’esperienza del sapore creando per ogni alimento scelto un dittico di sensazioni. Da un lato vi si suggerisce l’attesa, la curiosità e la tensione che ci coinvolgono nell’istante prima di un assaggio, dall’altro la dirompente fusione tra vista, odori e gusti in un’esplosione estetica e materica che si crea nella nostra mente quando i singoli elementi che compongono il retrogusto si incontrano."
La prima esigenza di Roberto in questo progetto è stata ovviamente quella di fermare gli elementi in aria e creare gli splash dei liquidi senza effetti di ghosting indesiderati.
Il set luce ha visto la presenza di 3 B1X a media potenza di lavoro, in modalità freeze, corredati da parabola Zoom standard; gli scatti sono stati realizzati con Dorso Phase One P65+ su Contax 645 e obiettivo 80mm. Fondamentali infine, i litri di sgrassatore per pulire lo studio dopo ogni splash, dato che le immagini risultanti sono dei montaggi di 5-10 immagini singole ciascuna.
Tutte le foto che vedete in questo articolo sono state realizzate da Roberto Pastrovicchio anche con il prezioso aiuto della sua assistente Giulia e qui sotto l'ultima immagine mostra come è stato impostato il set delle luci, ovviamente Profoto. Potete vedere altri lavori di Roberto sul suo sito www.https://www.pastrovicchio.com/ dove riconoscerete sicuramente qualche campagna pubblicitaria o la copertina di un libro che avete letto.
Nella creazione di immagini di still life la qualità della luce si rivela uno degli elementi fondamentali, ma non solo. Quando bisogna fermare degli oggetti in movimento, schizzi, polveri o il fluttuare dei tessuti, può essere determinante anche la possibilità di scattare in high speed sync o modalità freeze e avere un flash performante in grando di emettere lampi in frazioni di secondo è ciò che ci vuole. Profoto offre molte soluzioni in questo senso, dai più grossi e potenti generatori da studio Pro-10 ai più piccoli, ma sempre performanti, D2 come quelli che utilizza Roberto. Sia Pro-10 che D2 sono presenti in molti studi fotografici italiani, dal campo della moda a quello delle auto e still life in genere e vengono scelti dai migliori fotografi.