Fotografo, imprenditore, editore, insegnante e newyorkese dalla parlata rapida con l’atteggiamento tipico della città, Sal Cincotta è in continuo movimento e fornisce opinioni, spiegazioni e intuizioni in rapida successione. Lo abbiamo fermato al telefono per un’ora per farci raccontare il suo approccio alla fotografia e le impressioni sul nuovo Profoto A1, la luce da studio più piccola al mondo, «cambierà per sempre il mio modo di scattare.»
Paesaggi epici per un giorno epico
Quando Sal ha deciso di diventare un fotografo professionista di matrimoni e ritratti dopo anni dedicati a fotografare paesaggi per hobby, la sua intuizione commerciale è stata combinare la sua esperienza in materia di paesaggi col mettere in scena i sogni delle spose nella performance più epica delle loro vite. Il risultato erano fotografie di matrimoni con paesaggi cinematografici in cui la coppia, soprattutto la sposa, ricopre un ruolo da protagonista.
«Le spose si rivolgono a noi per raccontare la storia della loro giornata, in un modo grandioso e teatrale» racconta. Indicano il tuo portfolio e dicono: ‘Voglio lo stesso scatto con me.’ È sempre un ritratto grandioso.»
«È stato un momento incredibile»
Quando abbiamo contattato Sal per chiedergli di provare l’A1, la luce da studio più piccola al mondo, era incuriosito dall’idea. Quando si è trattato di provare la fotocamera aveva dei dubbi perché per Sal (e molti altri fotografi) il flash on-camera spesso trasmette un effetto e una percezione artificiali, piatti e poco lusinghieri. «Per anni abbiamo insegnato alle persone a togliere il flash dalla fotocamera,» racconta.
Tuttavia, è stato conquistato fin dal primo scatto di prova in una strada di Chinatown. «Non era letteralmente possibile trovare qualcuno abbastanza velocemente a cui mostrare lo scatto. È stato un momento incredibile. Non ho mai visto nulla di simile su un flash on-camera. Ho visto una luce splendida e morbida. E non era neanche un set-up. Non era collegato. Era uno scatto di prova.»
L’aggiunta dei ballerini con il dragone ha reso la scena ancora più colorata e dinamica. Inoltre, con l’A1 on-camera Sal era in grado di muoversi facilmente e inquadrare più volte lo scatto per ottenere il massimo risultato da questa scena caleidoscopica. Una strada di Chinatown si era trasformata nello studio di Sal.
«Volevo che il risultato fosse vibrante di colori ed energia, con uno scatto ampio e largo e uno ravvicinato. Non tutto può essere grande e drammatico, ma questo soggetto lo era», spiega Sal.
«L’A1 mi ha fornito la versatilità e la potenza che mi servivano per lavorare in questo ambiente dinamico e in rapido cambiamento. Senza quella versatilità avrei perso sicuramente alcuni degli scatti migliori.»
Direttamente dalla confezione alla strada
Il passo successivo è stato un viaggio a velocità mozzafiato lungo lo stesso percorso compiuto da chiunque sperimenti con una nuova attrezzatura. Senza neanche leggere il manuale, Sal ha scattato ritratti in tre ambienti tra i più iconici di New York City: una terrazza sul tetto circondata da grattacieli, Grand Central Station e il ponte di Brooklyn.
«Ho tirato fuori l’attrezzatura dalla confezione e sono uscito a scattare, imparando durante l’utilizzo,» racconta. «Ci sono letteralmente soltanto due menu rispetto al numero incredibile della maggior parte dei flash on-camera. Con gli altri non è possibile tirarli fuori dalla confezione, montarli sulla fotocamera e iniziare a scattare. Ma con l’A1 si può.»
Se è difficile immaginare di ottenere risultati eccellenti da un flash on-camera al primo utilizzo, appena tolto dalla confezione, senza leggere il manuale, è ancora più difficile immaginare di farlo combinandolo con altre luci, lavorando rapidamente, in movimento, in luoghi pubblici dove potresti avere soltanto pochi istanti prima che un poliziotto ti esorti a spostarti.
Tuttavia, Sal ha appena fatto proprio questo in quattro location, sperimentando con il Profoto A1 on-camera, off-camera e come parte di un sistema. Con una mobilità elevata e una batteria agli ioni di litio a lunga durata che si ricarica molto più rapidamente delle batterie AA, non ha mai perso uno scatto.
E alla fine di una lunga giornata, la più bella città al mondo è diventata lo studio personale di Sal, grazie al Profoto A1. «L’A1 cambierà per sempre il mio modo di fotografare,» spiega. «Se ci riesce a New York, ci può riuscire ovunque.»