Immortalare attimi unici con Matthew Jordan Smith | Profoto (IT)

Immortalare attimi unici con Matthew Jordan Smith

19 maggio, 2020

Scritto da: Sofia Sigfridsson

Il fotografo Matthew Jordan Smith, specializzato in beauty e celebrity photography, nel suo lavoro dipende completamente dalle luci. “Quando scatto una foto voglio immortalare un momento irripetibile. Il mondo intorno a noi cambia di continuo, ma con il giusto obbiettivo e delle buone luci, possiamo conservare per sempre l’immagine di un attimo.”

Matthew Jordan Smith vive a Tokyo, ma viaggia spesso in tutto il mondo per i numerosi lavori che gli vengono commissionati in ambito di beauty e celebrity photography.

“Per rimanere sulla cresta dell’onda e realizzare immagini spettacolari devo mantenermi in movimento e pormi sfide sempre nuove, fuori della mia zona di comfort, verso novità e sperimentazione. Se faccio la stessa cosa troppe volte, vuol dire che devo cambiare”, sostiene Matthew.

La bellezza è nel cambiamento

Matthew ha scelto di dedicarsi alla beauty photography per offrire una nuova prospettiva e immortalare momenti irripetibili.

“La mia idea di bellezza è qualcosa di mutevole e in costante cambiamento, la puoi trovare in un raggio di sole che filtra da una finestra, in un sorriso, nelle gocce di rugiada su una foglia: tutte cose che hai per un attimo e poi perdi per sempre. Mi sento molto fortunato perché sono capace di catturare questi momenti. Con la giusta illuminazione poi, si possono raggiungere risultati davvero fantastici.”

La luce emoziona

Matthew usa spesso il Profoto D2 perché è affidabile, velocissimo ed estremamente semplice da configurare in termini di resa, potenza e rapidità. 

 “Adoro lavorare con tutte le luci, ma il D2 offre talmente tante possibilità ed è così rapido, che catturare l’attimo, anche il più fugace, sottolineando fino alla più piccola variazione, è semplicissimo”, afferma Matthew.

Il lato umano delle celebrità

I principali ambiti di lavoro di Matthew sono la beauty e la celebrity photography, due settori diversi solo in apparenza, ma che tendono medesimo obiettivo.

“Se sto facendo un servizio editoriale su una persona famosa, voglio mostrarne il lato migliore e ritrarla in modo iconico. Mi piace pensare che le mie fotografie mettono in contatto celebrità e pubblico. Se invece lavoro in ambito pubblicitario nel settore beauty, la questione è differente: c’è un prodotto o un luogo e io devo promuoverlo. In questo caso dovrò realizzare uno scatto così significativo da catturare l’attenzione di chi lo guarda. In entrambe le circostanze, però, cerco sempre di superare le aspettative del cliente e di realizzare qualcosa di eccezionale”, dichiara Matthew.

Gli strumenti per ottenere la luce perfetta

Trovare la luce più bella e adatta alla circostanza in cui ci si trova non è sempre semplice.

“Prima di scattare, mi assicuro sempre di avere con me diversi modificatori, fra cui un beauty dish con griglia. Nel nuovo e pratico Profoto Softlight Kit si trovano tutti gli strumenti necessari; inoltre, la morbida custodia imbottita protegge il Softlight Reflector, la griglia e il diffusore. È molto comoda perché si può trasportare come una valigetta oppure a spalla. Era tanto che cercavo una borsa per i miei Softlight Reflector e finalmente ce l’ho.”

Più sogni, più immagini

Dopo aver accettato un incarico da un cliente, Matthew butta già una moodboard, per avere un’idea del concept che svilupperà, o un lookbook, dove include immagini personali o prese da Pinterest, per ottenere una vision dello scatto.

“Quando lavoro ho un solo motto: sogna in grande. Per me questo significa impegnare sempre al massimo la mia creatività, perché più si libera l’estro, più si ottengono idee geniali e mai viste. Parafrasando l’artista Maya Angelou: la creatività stimola la fantasia.”

Primo scatto: D2 + Softlight Reflector

“Per questo ritratto volevo una luce morbida, ma non troppo. Devo ammettere di non essere un fan dei softbox, mi piace l’idea di una luce diffusa, ma voglio che sia anche incisiva e nitida, ecco perché invece apprezzo i modificatori. Li uso esclusivamente per questo motivo: con il solo modificatore ottengo nettezza e definizione.”

Secondo scatto: D2 + Softlight Reflector con diffusore

“A volte voglio smorzare un po’ i contorni, senza rinunciare all’effetto ottenuto dall’utilizzo di un beauty dish, che mi piace così tanto. Nella foto qui sotto, ho usato un diffusore Profoto, giusto per aggiungere un minimo effetto soffuso. Una piccola differenza che porta un grande cambiamento.”

Terzo scatto: D2 + Softlight Reflector con griglia

“Questo è il modo in cui preferisco usare il Softlight Reflector. La griglia è fondamentale per il mio lavoro perché mi consente di illuminare esattamente le zone che voglio e di aggiungere drammaticità al ritratto. Le foto risultano più accattivanti, coinvolgenti e incisive. Per ottenere le immagini che voglio mi servono gli strumenti giusti e averli tutti in un unico kit è meraviglioso.”

Quarto scatto: due D2 + Softlight Reflectors con griglie

“Nell’immagine seguente, ho usato due beauty dish bianchi: uno a sinistra della fotocamera per la luce principale, l’altro alle spalle della modella, sempre sulla sinistra. La luce alle spalle serviva a dare un accenno luminoso, per far emergere la figura dallo sfondo, definendone i contorni ed enfatizzandone il fascino. In assenza di questa seconda luce, l’immagine sarebbe risultata piuttosto convenzionale. Aggiungendo una luce posteriore e una griglia, posso controllare la fonte luminosa e rendere l’immagine incisiva, capace di attirare l’attenzione di chi la guarda.”

Quinto scatto: cogliere l’idea di movimento

“Tokyo è sempre in movimento. Quando mi sono trasferito qui, ho iniziato a lavorare di più sul movimento, questa immagine scaturisce dalla mia esperienza di vita in Giappone. Nonostante la sensazione di movimento che volessi trasmettere, desideravo comunque ottenere un’immagine nitida, per cui ho iniziato a giocare con la sincronizzazione sulla seconda tendina, utilizzando diverse luci. Su quella principale ho usato una griglia, per direzionarla dove volevo: nel punto in cui terminava il movimento della modella. Durante la prima parte dell’esposizione, la modella si muove e il suo movimento viene immortalato grazie alle gelatine applicate sulle luci che illuminano l’ambiente. In questo modo, con la testa strobe Profoto D2, ho potuto rappresentare il movimento e fissarne il termine. Adoro fotografare in questo modo e credo che presto realizzerò altri scatti di questo tipo.”

Tutto può ispirarci

 “La mia ispirazione principale è la vita stessa! La posso trovare nella vita di tutti i giorni a Tokio, oppure quando sono in viaggio e provo cose nuove o incontro persone interessanti. Penso che un artista debba vivere una vita varia e piena, solo così troverà l’ispirazione. È sempre intorno a noi, non ci sono istruzioni su dove o quando guardare”, sostiene Matthew.

Le dritte di Matthew Jordan Smith per la beauty photography

  1. Prova i modificatori. Prima di andare su un set, devi provare la resa dei modificatori, per assicurarti che siano adatti allo stile e all’impatto che cerchi; in questo modo sarai consapevole di tutte le opzioni a tua disposizione.
  2. Non tirare a indovinare! Misura le luci e utilizza l’esposimetro: risparmierai tempo e darai un’impressione di professionalità.

Profilo di Matthew Jordan Smith

 

Città di origine: nato e cresciuto a New York, attualmente vive a Tokio

Tipo di fotografia: beauty e celebrity photography

Obiettivo dei suoi scatti: realizzare immagini iconiche che manterranno per sempre la propria incisività

Motto personale: sogna in grande! Più usi la creatività, più la fai crescere.

Personalità di ispirazione/Modello da seguire: Gordon Parks che ha realizzato immagini non solo belle, ma potenti e iconiche

Scritto da: Sofia Sigfridsson

Prodotti utilizzati nella storia